HABANA DREAMS (2004)
"Se mi perdo, cercami a Cuba" diceva il poeta spagnolo Federico Garcia Lorca.
Nel centro dell' Avana un vecchio orologio ha smesso di segnare il tempo, non ho idea da quanto quell'orologio sia lì fermo, potrebbe trattarsi semplicemente di qualche giorno o addirittura di anni, ma la sensazione che ho provato passeggiando per la città è proprio quella che il tempo si sia fermato.
Trovarsi nel centro dell' Avana, tra le sue costruzioni coloniali, le insegne dei negozi dalla grafica retrò, le strade dove scorrono le leggendarie auto anni '50, è un po' come fare un viaggio indietro nel passato, un passato remoto.
Ogni singolo elemento contribuisce a questo viaggio nel tempo, a partire dalla luce, forte e quasi accecante che disegna ombre geometriche, una luce che favorisce le tonalità calde, quelle del ricordo appunto, che rende queste immagini simili alle vecchie cartoline o alle vecchie foto dei nostri album.
La sensazione che caratterizza questo luogo, è una sensazione di calma assoluta, irreale, e che come tale può essere percepita solo come calma apparente: i bambini giocano spensierati mentre gli adulti e i vecchi sembrano aspettare, immobili e rassegnati, che il tempo riprenda in qualche modo a scorrere.
Un grosso animale in letargo che potrebbe svegliarsi da un momento all'altro.
PERSEVERANCIA da "Habana Dream" - group show
"Unpublished- Unknown" curated by Marc Prüst c/o il Macro Testaccio
FotoGrafia
International Photography Festival of Rome
from 24 september to 24 october 2010